mercoledì 13 febbraio 2008

Guardatevi

Ecco. Poi finisce che si passa una mattina a discutere di torri d'avorio e muri e stupide scritte sui banchi. Finisce che qualcuno piange e qualcuno semplifica la situazione in modo buffo, facendoci ridere tutti come sempre riesce a fare. E' una mattina strana, compressa, con le facce di tutti voi immobili, attente, gli occhi sgranati di fronte alle parole magari un po' troppo concitate o esagerate della vostra prof. E' una mattina in cui s'impara che una classe è anche un piccolo covo di dolori e ripicche, malinconie e silenzi; oltre che gioie e risate, come appare in superficie più spesso.
Però io dico.
Però che diamine.
Guardate le vostre facce qua accanto. Guardate ad Anime affannate che tra poco sarà pronto, impacchettato e spedito. Guardate ai bonghi e al freddo che avete affrontato tutti con maggiore o minore stoicismo. Guardatevi. Guardate a quello che avete fatto. Eravate tutti, ve ne siete accorti? Eravate lì, insieme. Nessuno chiede che vi amiate appassionatamente l'un l'altro. Ma che azzeriate gli sprechi di energia e le incomprensioni sterili sì, eh, quello sì, ve lo si chiede. Perchè quello che fate quando tagliate via le inutilità è meraviglioso; è come siete voi.
Guardatevi.
Non dimenticatevi di cosa siete capaci di fare.
Tutti insieme.
Non necessariamente amandovi. Ché sapete bene quanto io poco creda alla morale ipocrita del vogliamoci tutti bene.
Ma, certo, avendo cura gli uni degli altri, osservandovi magari con stupore, a volte persino con diffidenza, ma sempre - sempre - con quel rispetto che dovete a chi vi sta accanto e condivide con voi non soltanto sei ore di lezione la mattina, ma un pezzo di vita importante - uno di quei pezzi che si tende a non dimenticare mai.

Fine del polpettone.
Lo so, era indigeribile.
E ora tutti a fare i compiti, alè.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non so e non voglio entrarci perchè non ne faccio parte ma Prof ha sempre creduto in voi e io in lei.
Per questo son venuto da Roma.
Vi pare che mi sarei scomodato tanto?

Quel che posso dire è che tre giorni con voi li porto con me. Sempre.
Perchè quando si fa qualcosa rimane dentro.
Quando si costruisce qualcosa resta in piedi.

Ora torno a dantare va...

Anonimo ha detto...

Si spera che ci si impegni tutti.
Ma davvero TUTTI.
Entrambe le parti.
Please...
Che brutte situazioni che si vengono a creare.
Se per due anni non si fa altro che inculcare null'altro che ipocrisia... Beh, i risultati sono quelli che si vedono e non c'è da stupirsi.
Credo che tutti porteremo sempre con noi dei ricordi stupendi, al di fuori delle rivalità e delle superiorità.
Dannati 4ever

Anonimo ha detto...

Siamo tutti dannati, dentro. E questo chi se lo scorda, cara Marina?

Anonimo ha detto...

La questione non è reprimere l'ipocrisia innata nell'essere dannato, ma tirar fuori l'onestà nel vivere